Una lettura del pomea dantesco ad opera di uno dei protagonisti della stagione culturale a cavallo tra Ottocento e Novecento
Angelo Conti
Angelo Conti (Roma 1866–Napoli 1931) fu uno dei protagonisti della stagione culturale a cavallo tra Ottocento e Novecento. Intimo sodale di D’Annunzio e della cerchia di “nobili spiriti” che gravitavano intorno a riviste come il romano «Convito» e il fiorentino «Marzocco», si fece paladino attraverso numerosi interventi teorici di una concezione dell’arte e della letteratura come manifestazioni supreme della musicale “Bellezza” dell’universo, scandagli verso la dimensione dell’ignoto e dell’irrazionale, strumenti di liberazione dal dolore dell’esistenza.