In occasione dei cento anni dalla fondazione della Casa di Dante in Roma una raccolta di cento «Lecturae Dantis» – una per ciascun canto della Divina Commedia –, tenute nel Palazzo degli Anguillara.

Una selezione di «letture» tra le migliori tenute alla Casa di Dante in Roma nei cento anni della sua attività. Una scelta difficile, per l’alto livello di molte letture dello stesso canto.

Una selezione fatta su criteri obiettivi: preferendo lecturae più recenti, di autori viventi, per avere il più avanzato aggiornamento critico e bibliografico.

Lecturae che pur nel rigore dell’analisi, nella compiutezza della documentazione storica e critica, nonché bibliografica, garantiscano una scrittura piana e adatta alla più ampia fruizione, anche al di fuori della ristretta cerchia degli specialisti, senza naturalmente escluderli.

Nel II volume (dal canto XVIII al XXXIII), tra i canti più significativi ricordiamo: la lezione di Virgilio sul princio d’amore, l’incontro con il papa penitente Adriano V, che espia il troppo lusso della Chiesa del suo tempo, la maledizione di Ugo Capeto, fondatore della stirpe dei re di Francia, sui suoi discendenti, l’arrivo del poeta latino Stazio e la sua spiegazione della misteriosa natura delle anime nell’oltretomba, Forese Donati, amico di gioventù di Dante, i poeti duecenteschi Bonagiunta da Lucca e Guido Guinizelli, il muro di fuoco che anticipa il Paradiso Terrestre, con l’incantevole creatura che vi dimora, Matelda, i fiumi della purificazione, il ritorno di Beatrice, la Processione allegorica con la meretrice e il gigante e l’arrivo del Grifone-Cristo.