Cavolo cappuccio e temperatura: come gestire le variazioni

Questo periodo dell’anno è ideale per la semina: fra gli ortaggi che possiamo seminare ora c’è il cavolo cappuccio. Una pianta rustica poco esigente, capace di crescere bene in contesti diversi. Sebbene sia piuttosto tollerante, il cappuccio patisce il caldo troppo torrido, mentre prospera nei luoghi in cui la temperatura è compresa fra i 18°C e i 20°C.

Cavolo cappuccio: un ortaggio dalle insospettabili qualità

Di facile coltivazione, bello da vedere con la sua particolare forma a cespo rotonda che ricorda un fiore, ricco di qualtà nutrizionali, il cavolo cappuccio è un ortaggio che vale davvero la pena coltivare nel proprio orto. Può essere mangiato crudo o cotto, se tagliato a listarelle, è l’ingrediente base con cui cucinare i famosi crauti.

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Come tutte le piante rustiche, anche il cavolo cappuccio è un ortggio poco pretenzioso e sa adattarsi molto bene a climi dfferenti. Può tollerare il freddo, ma non sopporta il caldo secco e afoso. Se decidi di coltivarlo all’aperto, maggio e giugno sono i mesi più indicati a patto che la temperatura sia superiore ai 10°C.

Come già aaccennato, il cappuccio riesce ad adattarsi molto bene al freddo, purché la temperatura non scenda sotto i 6/7°C, mentre soffre i climi particolarmente caldi e asciutti. Se la temperatura è sbaglata, la pianta lo comunicherà manifestando dei sintomi ben precisi: basta conoscerli per individuare subito il problema e correre a ripari.

Cappuccio e temperatura bassa: ecco il campanello d’allarme

Nonostante sia una pianta che ama il freddo, il cavolo cappuccio non può essere esposto a una temperatura rigida, altrmenti il rischio è quello che appassisca. I primi segnali causati dal troppo freddo sono le foglie che tendono a scurirsi fino a diventare marroni e infine avvizzre e cadere. In questo caso è importante recidere le parti rovinate e spostare e riparare la pianta dal gelo.

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Se si opta per una coltivazione in serra, dovrà comunque fare attenzione all’esposizione al sole. L’ideale è collocare la pianta vicino a una finestra affinché riceva i raggi solari. Il cavolo cappuccio soffre anche il caldo particolarmente secco e afoso: guai a lasciare la pianta a una temperatura che superi i 37/38°C,a altrimenti si ammalerà.

Come accorgerti che la tua pianta sta patendo il troppo caldo? Se le foglie diventano a poco a poco più chiare e la crescita rallenta sono i primi segnali di una sofferenza provocata dalle temperature troppo alte. A quel punto dovrai provvedere per assicurare alla pianta un riparo all’ombra e ricordarti di annaffiarla al mattino e alla sera, affinché abbia sempre un terreno umido.

Coltivare il cavolo cappuccio: alcuni consigli utili

Se hai deciso d cmentarti nella coltivazione del cavolo cappuccio, non dovrai avere il timore di sbagliare. Basta garantire alla pianta una temperatura adeguata e lei ti ripagherà con una crescita rigogliosa, anche senza ricevere troppe attenzioni. Dalla semina alla raccolta: di quali accorgimenti ha bisogno il cappuccio per prosperare?

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Da aprile a giugno si può seminare all’aperto il cavolo cappuccio, purché le temperture non scendano mai al di sotto dei 10°C. Il terreno migliore per la sua coltivazione è drenante e morbido; se sono presenti zolle dure, sassi, pietre o erbe infestanti dovrai prima lavorarlo con cura, servendot di un rastrello o di una zappa.

Prima di seminare, potresti arricchire la terra con un fertilizzante organico in modo tale da facilitare lo sviluppo della pianta. Le varietà del cavolo cappuccio sono molte: da quello precoce a quello tardivo, dal cappuccio viola a quello bianco, non hai che l’imbarazzo della scelta. Una volta decsa la varietà da coltivare, potrai precedere con la semina.

Cappuccio: annaffiature e pacciamatura

La regola d’oro è una: il suolo in cui coltivare il cappuccio non deve mai essere secco. Ecco perché è fondamentale ricordarsi di annaffiarlo regolarmente, facendo molta attenzione che non si formini dei ristagni idrici. Mai versare l’cqua direttamente sulle foglie, ma sempre e solo sul terreno, se non vuoi che la pianta diventi soggetta a malattie e infezioni. Un modo efficace per preservare il grado di umidità adatto è quello di pacciamare il terreno.

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In generale, la raccolta avviene fra giugno a novembre, anche se ci sono alcune varietà che possono essere raccolte a inverno inoltrato. A occhio, quando l’ortaggio ha raggiunto una buona dimensione ed è duro al tatto è segno che può essere raccolto. Volendo, il cappuccio può essere raccolto ancora piccolo, ma sarebbe un peccato non lasciarlo crescere.

Il cavolo cappuccio è un ortaggio dal profilo nutrizionale significativo, come tutte le verdure a fogliia. Consumarlo regolarmente vuol dire fare il pieno di tutti i nutrienti essenziali alla salute. Inoltre, ha il pregio di prestarsi a differenti cotture: può essere mangiato crudo nell’insalata o stufato in padella o ancora tagliato a listarelle per ottenere i famosi crauti.

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